Laura Bassi e la sua straordinaria esperienza al Bolshoi di Mosca


Salvino Cavallaro – La danza classica come arte da fagocitare con il sogno di diventare una etoile conosciuta in tutto il mondo. E’ il costante desiderio di allenarsi per raggiungere certi obiettivi importanti che sono insiti nel proprio bagaglio tecnico e culturale. Laura Bassi, ragazza quattordicenne che abita a Milazzo in provincia di Messina, ha un’innata predisposizione naturale per la danza classica che studia fin da quando era molto piccola. Frequenta regolarmente il Centro di Danza Anna Carroccio di Milazzo, e qui, tra le altre piccole danzatrici e i preziosi suggerimenti dei suoi insegnanti, Laura cresce quotidianamente dal punto di vista tecnico e umano. E’ una bella storia la sua, fatta di passione viscerale per quel suo stare sulle punte in maniera armonica, alzando le braccia al cielo con la leggiadria di un cigno. Proprio come Eleonora Abbagnato, la splendida etoile che è l’icona di tante ragazze che sognano di emularne le gesta. E’ l’arte della danza classica che si interseca alla musica che ti fa andare a mille dopo pazienti prove ripetute tantissime volte. A molti può sembrare un sacrificio (e forse lo è) ma quando la passione è davvero tanta, ecco che anche le cose più difficili tecnicamente possono diventare qualcosa di possibile da raggiungere, quasi fosse una sfida personale con se stessi. E’ la forza di credere in ciò che si fa attraverso il carattere e la presa di coscienza del proprio bagaglio tecnico affinato attraverso gli studi e l’aiuto di madre natura che ti ha donato certe peculiarità che non sono comuni a tutti. Così a Laura Bassi, ragazza quattordicenne di Milazzo, gli comunicano che sul finire di luglio e l’inizio di agosto 2018 sarà ammessa a partecipare al Bolshoi Ballet Accademy Summer Intensive 2018 presso la sede di Mosca, assieme ad altre ballerine della sua stessa età. Per lei è come toccare il cielo con le dita e l’entusiasmo è davvero tanto. In fondo, non è qualcosa che capiti tutti i giorni e non è nemmeno la certezza che questa opportunità sia data a tutti. E’ una forma di meritocrazia verso chi ha dimostrato agli attenti osservatori del settore una tecnica pregevole, tale da agevolare un’esperienza atta alla crescita professionale e umana dell’artista. E quale migliore vetrina può esserci se non quella di esibirsi al Bolshoi di Mosca, straordinario palcoscenico che è stato calcato dai grandi ballerini di tutto il mondo? Per Laura, come per le altre ragazze prescelte dal Centro di Danza Anna Carroccio, è sicuramente un’opportunità da vivere intensamente per raccontare ai propri affetti più cari e magari un giorno anche ai propri figli, la bellezza di avere danzato in uno dei più prestigiosi palcoscenici di tutto il mondo. E’ l’emozione più grande che una ballerina di danza classica di quattordici anni possa vivere, con il desiderio profondo di continuare a credere ancor di più in quel sogno che oggi, alla luce di questa bellissima esperienza formativa, nessuno potrà mai dire che si tratti di semplice suggestione e nulla più.

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